sabato 3 dicembre 2011

Marketing: Slow Tooth

Ospito sul blog una nuova puntata del Paolo Lesca pensiero:


Ho insistito ed insisto sul concetto di CULTURA ETICA in SANITA' perche' e' quella la chiave di volta,credetemi e non e' l'Ordine che puo' fare da traino in cio' perche' l'Ordine andra' a morire : sono situazioni gia' avvenute e sperimentate in Germania quando il sistema assicurativo ha iniziato a cedere e sono nati network di dentisti SENZA terzo pagante con l'obiettivo della QUALITA' (e' cosa di 15 anni anni fa,tra l'altro il primo si battezzo' Macdent per richiamarsi proprio al Macintosh come "different" e nacque a Krefeld credo nel 1998 o 2000 credo).

Tolta la premessa che vi ho postato i concetti sono :

1. La professione per riaffermarsi DEVE comunicare.
2. Perche' la comunicazione sia efficace DEVE soddisfare una richiesta,non quella attuale,quella che VERRA' a breve,deve ANTICIPARE le risposte a domande che sono dietro l'angolo.
3. I problemi che verranno NON saranno esclusivamente tra medico e paziente,ma tra lavoratori della sanita' e strutture cariche di frustrazione e stress dove gli operatori fuggiranno.
4. A tutto cio' la risposta NON sono i "network" tra colleghi se gli stessi NON sono basati su principi indissolubili (a commercio NON basta rispondere con ALTRO commercio),ne' la semplice riorganizzazione della gestione (new management),ma una motivazione basata su una NUOVA CULTURA della SANITA',dove al centro esiste la scelta consapevole di un curante che si rapporta con un malato.
5. Il progetto Slow-Tooth non e',ne' deve essere un semplice network come ne nasceranno tanti : deve partire da concetti COMUNI,CONDIVISIBILI tra pari dove al centro vi sono ben precisi valori etici,deve funzionare come una rete positiva con "mission" FARE IL BENE, la cui finalizzazione e' un "passaparola" aggiornato all'oggi che sfrutta i sistemi di comunicazione (web,social network,etc....).
6. Chi lavora negli studi che applicano i criteri dello Slow-Tooth ha una motivazione diversa,ha una finalita' che lo realizza perche' si devono creare i percorsi formativi per il circuito stesso dove la "stella" da seguire e' una finalita' condivisa al di la' di un banale "stipendio",non lavora all'Esselunga del dente..e ne deve avere coscienza.

Mi fermo qui,ma vorrei far capire che c'e' ben altro in gioco che un "network"....si tratta di avviare una NUOVA FILOSOFIA di CURE ODONTOIATRICHE e di farle PERCEPIRE all'esterno.Punto.

Ad maiora !

P.L.

6 commenti:

  1. Ciao Paolo.
    Leggendo le tue parole mi rendo conto che è il problema che da sempre mi sono posto nei confronti della nostra professione:
    FARE CAPIRE AI PAZIENTI EDUCANDOLI, dove per educarli intendo far conoscere la loro problematica, le cause, le possibili soluzioni e come mantenere la salute ottenuta.
    Senza dubbio è per me il primus movens di un medico; mi sono sempre ripromesso fra alti e bassi di dare al paziente queste conoscenze nella convinzione che la sua miglior conoscenza permettesse di apprezzare meglio le cure ricevute. In questi anni di ristrettezze, forse è venuta meno la mia spinta in tal senso, o forse la stanchezza ha preso il sopravvento; di certo non è un cambio di filosofia quello che tu auspichi, è un applicarla facendola conoscere.
    E' anche ora d smetterla con il considerare l'odontoiatria MEDICINA di SERI B e noi dentisti solo intenti ad arricchirsi; è fuor di dubbio che molta causa di questa considerazione che abbiamo ce la siamo creata noi.
    Ben vengano gruppi di persone che la pensano come te, al quale vorrei unirmi. Non penso che si debba puntare su un confronto "noi facciamo meglio degli altri", ma diffondere la FILOSOFIA di cui parlavi fra noi e farla CONOSCERE AI PAZIENTI, che sapranno come agisce il "loro" dentista.

    Buon Slow-Tooth

    Paolo Gerardo

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  2. Ho girato il tuo post su DentistiFmpMac perché non so se Paolo Lesca ci legge su questo blog.

    Germano

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  3. Ci provo....e' da un po' che cerco di postare un commento : volevo rispondere a Paolo Gerardo.
    Noi facciamo tante cose e le facciamo BENE,ovvero cerchiamo il BENE dei nostri pazienti e cio' significa essere ETICI.
    Ma NON siamo capaci a comunicarlo all'esterno e l'immagine "sociale" della professione è MAL PERCEPITA,sovente confusa con altre figure.
    Le nostre associazioni sindacali si sono scannate tra di loro per difendere posizioni di potere e privilegi politici dimenticando la loro "mission".
    E' ora che la PROFESSIONE si riprenda il proprio futuro : lo dobbiamo,noi CINQUANTENNI per aiutare i giovani.

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  4. Grazie Paolo, di pensarla come me e come, spero, molti altri che cercano di essere "medici" all'interno del nostro lavoro.
    Hai perfettamente ragione nel sostenere che dobbiamo riprendere la nostra PROFESSIONE, per il futuro nostro e di chi ci seguirà.
    E' proprio in questo momento storico che dobbiamo svolgere anche la nostra funzione sociale, sia come medici che come "pensatori"!
    Non siamo solo macchine per produrre reddito, siamo anche persone che possono dare le loro conoscenze scientifiche ed umane ed arricchire così il tessuto sociale in cui viviamo: i nostri pazienti e da loro ricevere altrettanto.

    Dai che si ricomincia una NUOVA ERA:

    SLOW TOOTH!!!! a tutti noi

    Un saluto

    Paolo

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  5. E' già iniziata una nuova era,i crolli di certezze che sembravano solidissime sono stato l'annuncio. Il nostro stile di vita non è compatibile con il pianeta e con la nostra umanità : l'odontoiatria è una caccola rispetto a quanto ci circonda,ma proprio per il suo passato non sempre splendido può avere motivazioni più forti per il suo riscatto.

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